Tenuta Roletto
Risvegliopopolare.it
Reale mutua

lunedì 13 Maggio 2024

Il Pastore della Chiesa eporediese e canavesana ha affidato il ministero dei novelli Sacerdoti alla materna e sicura protezione della Beata Vergine Maria - 

IVREA - Padre Alessandro Codeluppi C.O. e Don Matteo Maria Bessone, Sacerdoti - Sabato in Cattedrale tanta gente ha voluto partecipare alla Liturgia di Ordinazione, presieduta dal Vescovo Mons. Edoardo Aldo Cerrato - Una sintesi della S.Messa nel VIDEO e nella GALLERY di 120 immagini - 

“Siate preti secondo il Cuore di Cristo” -

(elisa moro) – “Siate preti secondo il Cuore di Cristo”: questo l’augurio che Mons. Edoardo Cerrato ha rivolto ai due novelli sacerdoti, Don Matteo Maria Bessone e Padre Alessandro Codeluppi C.O., ordinati sabato mattina...

Evento organizzato dalla Cantoria parrocchiale

CASTELNUOVO NIGRA - Comunità in festa per i restauri dell'antico organo a canne della Chiesa parrocchiale di San Sebastiano - Restituito all'uso liturgico, dopo lavori eseguiti con grande perizia, uno strumento prezioso per le armoniose sonorità, capaci di unire due epoche - Serata di musica, ma anche di intensa spiritualità - IL VIDEO di oltre 40 minuti che riprende gli interventi ed alcuni brani eseguiti dal Prof. Sandro Frola - 

Don Alberto Carlevato ha letto il messaggio di saluto del Vescovo, Mons. Edoardo Aldo Cerrato -

Una serata di grande significato per la comunità ecclesiale e civile di Castelnuovo Nigra, non meno che per tutta la Diocesi di Ivrea. La restituzione all’uso liturgico di uno strumento come un organo antico è, infatti, un segno...

Accompagnati dalla Prof. Alessandra Ruocco - 

SAN BENIGNO / CNOS-FAP - Appuntamento con i luoghi manzoniani a Milano - Giornata dedicata alla Cultura, alla scoperta dell'Autore de "I promessi sposi" e del suo mondo - 

I ragazzi frequentano i Corsi per diventare Tecnico di Cucina e Tecnico per l'Automazione Industriale. 

Venerdì 9 maggio gli allievi del quarto anno dei due corsi tenuti dal CnosFap di San Benigno...

Sguardi di vicinanza, di compassione, di accoglienza, di misericordia, di perdono, di interesse, di provocazione… sguardi per ogni persona, sguardi che rivelano Dio.

BORGO REVEL - "Donna, dove sono?" - Suor Maria Teresa Vercellotti conclude gli incontri su "Gli sguardi di Gesù" con una catechesi sulla pericope dell'Adultera - La piccola comunità parrochiale di Sant'Anna sta già progettando il nuovo ciclo di conferenze, da ottobre in poi - 

Dio non perdona perché siamo pentiti. Possiamo pentirci perché Lui perdona.

(elisabetta acide) – Gesù bastano pochissime parole per far cambiare direzione ai passi...

Allegato il documento integrale licenziato dalla Santa Sede nell'anno 2000 in occasione della pubblicazione della terza parte del "segreto" -

LUNGO IL MESE DI MAGGIO / 4 - «Il messaggio di Fatima, con l’accorato appello alla conversione e alla penitenza, sospinge in realtà al cuore del Vangelo» - Nell'anniversario dalla prima apparizione della Madonna ai tre "pastorinos", ripercorriamo l'insegnamento della Chiesa sulle "rivelazioni private" ed il "commento teologico" dell'allora Card. Joseph Ratzinger 

Occorre allora fiducia totale e incondizionata in Colei che tutto può presso il trono di Dio e che maternamente e teneramente guida i suoi figli.

(elisa moro) – «Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà...

IVREA - "A pregare si impara pregando" - Catechesi del Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato - Oggi la Chiesa celebra la memoria della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei - Il 13 maggio l'anniversario dalla prima apparizione della Madre di Dio ai tre "pastorinos" di Fatima

Sempre oggi a Cussanio (provincia e Diocesi di Cuneo - Fossano) si ricorda la Beata Vergine Maria, Madre della Divina Provvidenza -

“A pregare si impara pregando”. Riprende una celebra espressione che si deve a Santa Teresa d’Avila la catechesi odierna del Vescovo di Ivrea, Mons. Edoardo Aldo Cerrato, anche oggi, memoria liturgica della Madonna del S....

DA IVREA A ROMA PER IL "PELLEGRINAGGIO DELLE SETTE CHIESE" - Momenti di intensa spiritualità ed anche di comunione gioiosa, per un'esperienza di fede lungo le strade della Capitale - Pellegrini guidati da Padre Samuele Menini C.O. e Padre Alessandro Codeluppi C.O.

A conclusione, due famose citazioni di San Filippo Neri “Paradiso, Paradiso, preferisco il Paradiso” e “Scrupoli e malinconia lontano da casa mia”: siano da guida a non essere troppo ancorati alla terra, ma a pensare di più alle gioie del Cielo.

(alice bretto) – Nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 maggio un piccolo gruppo di pellegrini...

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Nel video il Sovvenire Day, ossia l'importanza di sostenere tutti insieme la missione della nostra Chiesa attraverso l'8xmille, celebrato a Vercelli nei giorni scorsi e nel quale sono riportati anche dati e
statistiche della nostra diocesi di Ivrea.

Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

PAROLA DI DIO - Letture dalla Liturgia nella VI Domenica di Pasqua - Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore - Commento a cura della Prof. Elisabetta Acide -

«In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».

At 10, 25-27. 34-35. 44-48 Dagli Atti degli Apostoli Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare...

Sempre viva e feconda la collaborazione tra Sacerdote e laici nella Parrocchia di Sant'Anna

BORGO REVEL - In cammino con Maria – La S. Messa nel cortile della Parrocchia inaugura il mese mariano - Grande partecipazione ed attenzione per l'omelia del Parroco, Don Valerio D'Amico - 

Giornata importante e significativa questa 1 maggio, avvio del mese “mariano”, festa del lavoro, memoria di S Giuseppe lavoratore, colui che ha guidato Gesù ad “apprendere” il mestiere nella sua bottega di falegname e che ci aita anche a riflettere sul significato dell’ opera del’ uomo.

(elisabetta acide) – Prende avvio il mese di maggio  nella comunità di Borgo Revel con la...

OZEGNA – Non lasciamoli soli – Un’ambulanza crivellata di colpi, testimone di Pace

(giancarlo guidetti da Ozegna) –  Momenti di grande commozione ai piedi delle mura dell’ antico ricetto di Ozegna.
Proveniente da Kharkiv (Ucraina) dopo aver attraversato mezza Europa e dopo essere già stata esposta in diverse località italiane, come Novara, Alessandria, Piacenza, Verona, Brescia, Asti, Bologna, Borgomanero, Gallarate… ecco fare sosta nei giorni 8 e 9 maggio,  un’ ambulanza completamente crivellata di colpi, testimone silenziosa di violenza e di morte, denuncia “materiale” dell’ assurdità della guerra.
Il mezzo di soccorso prestava servizio su quel fronte in aiuto a donne, anziani, ammalati e bambini.
La condotta così spesso dis-umana dell’ uomo ha fatto sì che su quel mezzo simbolo di carità venissero assassinate sedici persone, tre adulti e tredici bambini.
L’ ambulanza vuole essere una testimonianza concreta, fare toccare con mano gli orrori delle guerre e di quanto sia fondamentale per l’uomo ritrovare Pace.
Contattato, da noi, telefonicamente, Roberto Falletti, responsabile dell’ Associazione “La Memoria Viva”, che  fin dall’ inizio del conflitto Russo – Ucraino, incessantemente si prodiga in iniziative di sostegno umanitario (ricordiamo ad esempio i ragazzi orfani di Mariupol
– leggi cliccando qui il nostro precedente articolo –
ospiti presso l’ oratorio di Castellamonte e non solo… ) e di promozione al raggiungimento della pace, ha voluto fortemente rimarcare come non contino tanto le bandiere, ma sia invece importante l’ assoluto bisogno di ritrovare, di ricostruire la pace fra gli uomini; che a pagare sono sempre i più deboli. Ha voluto ricordare che giornalmente viene distrutta un’ ambulanza, che viene sterminato ogni simbolo di carità, che viene soffocata ogni speranza di futuro.
Ha voluto, inoltre, ringraziare per il messaggio ricevuto da S.E. Mons. Roberto Farinella, che ci ha fatto gentilmente pervenire e che qui riportiamo:
Ambulanza Kharkiv  “La ferocia della guerra indifferente alla carità del soccorso lascia senza fiato e parole. Solo la conversione, la preghiera, e il totale abbandono a Dio possono salvare i popoli. Grazie per la vostra testimonianza. (Mons. R. Farinella).
Anche se alla spicciolata, un incessante pellegrinaggio ha reso omaggio alle vittime di quell’ ambulanza ed alle vittime di ogni tipo di violenza e sopraffazione, ammutoliti nel vedere tanta ferocia, nel vedere quei giocattoli già appartenuti a bambini vittime innocenti della follia della guerra, a fare una timida carezza a quel mezzo, come se ciò fosse un invisibile abbraccio a quei piccoli.
A tutto questo, alla presenza dei sindaci di Ozegna, (Sergio Bartoli) di Scarmagno (Adriano Grassino) di S. Giusto (Giosi Boggio) il parroco don Luca Meinardi non ha fatto mancare la sua riflessione, il suo richiamo, la preghiera, e la benedizione.
L’ ambulanza di Kharkiv prosegue in questi giorni, portando la sua triste testimonianza, in giro per l’ Italia: prossima tappa Genova.
Quanta povertà c’è nell’ uomo, una povertà gelida, una povertà dovuta alla mancanza di pace e di amore.
Pace e Amore, che possiamo ritrovare solo affidandoci alla Misericordia del Padre, alla materna intercessione di Maria, come, in particolare in questo mese di maggio, non dobbiamo mai dimenticare..
***
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LUNGO IL MESE DI MAGGIO / 4 – Il “segreto” di Fatima

(elisa moro) – «Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?» (Memorie di Suor Lucia, I, 162).
Un invito forte quello che la Vergine Maria rivolge a Fatima, a tre semplici bambini, umili pastorelli della campagna portoghese, Lucia dos Santos, di 10 anni e i suoi cuginetti, Giacinta, di 9 anni e Francesco Marto, di 7 anni.
E’ il 13 maggio 1917, siamo alla Cova da Iria: i tre bambini stanno giocando mentre accudiscono un piccolo gregge, in un terreno di proprietà del padre di Lucia.
Verso mezzogiorno, dopo aver recitato come d’abitudine il Rosario, vedono due fenomeni luminosi, come due lampi, e poi una misteriosa Signora splendente con un Rosario in mano.
È la prima di sei apparizioni che i tre piccoli pastori avranno: sempre il giorno 13 (tranne che ad agosto), fino ad ottobre, dove una folla stimata tra le 30 e le 100 mila persone assisterà al famoso “miracolo del sole”, il grande segno visibile, preannunciato dalla Vergine.
Le apparizioni di Fatima, che ottennero presto il riconoscimento ecclesiale, sono tuttavia particolarmente significative per l’attualità del loro contenuto, anzi, per citare il Cardinal Manuel Cerejeira di Lisbona, “non fu la Chiesa che ha imposto Fatima, ma fu Fatima che si impose alla Chiesa”.
Il messaggio di Fatima, ribadito più volte dalla Vergine, è evangelico: “convertitevi, (fate penitenza) e credete al Vangelo” (Mc 1,15).
Sono infatti queste le prime parole del Messia rivolte all’umanità, all’inizio della sua missione.
Nelle parole di Fatima si intravede questa dimensione dell’amore materno, che col suo raggio comprende tutta la strada dell’uomo verso Dio: quella che conduce attraverso la terra, e quella che va, attraverso il purgatorio, oltre la terra.
La sollecitudine della Madre del Salvatore è la sollecitudine per l’opera della salvezza: l’opera del suo Figlio.
Maria propone una via sicura, consacrare il mondo al Suo Cuore Immacolato, per riportare l’intera umanità al Cuore trafitto del Salvatore, alla fonte stessa della Redenzione.
Scorrendo le pagine dei Vangeli ci rendiamo conto di come si parli del Cuore della Vergine come di un “posto” in cui si trovano racchiusi tutti i misteri di Dio.
San Luca (2,19), infatti, scrive: «Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore».
Anche la devozione al Cuore Immacolato di Maria, come quella al Sacro Cuore, non è d’epoca recente.
Alcuni riferiscono che sin dall’antichità fosse oggetto di un’attenzione particolare, ma sarà solo tra il XVII e il XVIII secolo che avremo la vera grande diffusione della devozione a quelli che spesso erano onorati assieme: i Sacri Cuori di Gesù e di Maria.
Tra le “rivelazioni private” che hanno favorito la devozione al Cuore Immacolato di Maria ricordiamo in particolare quelle di Fatima (riconosciute dalla Chiesa), dove la Santa Vergine rivelò il desiderio di Dio di diffondere nel mondo la devozione al proprio Cuore Immacolato.
Non a caso, l’allora cardinal Joseph Ratzinger, nella presentazione al testo “Il messaggio di Fatima”
Leggi cliccando qui il documento integrale
con cui si pubblicava il testo integrale del segreto, scrisse che «Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne» oltre che affermare come «il messaggio di Fatima, con l’accorato appello alla conversione e alla penitenza, sospinge in realtà al cuore del Vangelo», a quel dinamismo tipico del credente, chiamato al continuo conformarsi a Cristo.
La missione di Fatima “non è certo conclusa” (Benedetto XVI, 13 maggio 2010): nel 1917 la Madonna annunciava una “passione della Chiesa” che si manifesterà “in modi diversi, fino alla fine del mondo”.
La Chiesa subisce molti attacchi, esterni certamente, ma anche dall’interno delle sue stesse membra, a volte in conflitto, come ha ribadito Papa Benedetto, nel suo viaggio apostolico a Fatima, nel 2010: “oggi lo vediamo in modo realmente terrificante, la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa”.
Occorre allora fiducia totale e incondizionata in Colei che tutto può presso il trono di Dio e che maternamente e teneramente guida i suoi figli.
Solo confidando in Maria tanti conflitti si dissolvono; solo attraverso l’arma potente del Santo Rosario tante grazie si ottengono; solo affidandosi a Lei, Madre della Chiesa, il cammino dell’intera umanità sarà verso la vera e sola Redenzione che Cristo può donare.
Leggi cliccando qui i precedenti articoli
 

Pellegrini a Roma: la “Visita alle Sette Chiese”

(alice bretto) – Nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 maggio un piccolo gruppo di pellegrini della diocesi di Ivrea si è unito al pellegrinaggio “La Visita alle Sette Chiese” di Roma, organizzato dai Padri della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri della capitale.
Appena giunti a Roma ci siamo recati nel cuore della città presso la chiesa di San Girolamo della Carità, nel cui complesso edilizio adiacente hanno vissuto e operato due giganti del cristianesimo: San Girolamo, padre e dottore della Chiesa a cui si deve la Vulgata in latino della Bibbia e San Filippo Neri, ricordato come il “santo della gioia”.
Breve, ma intensa, è stata la visita delle stanze in cui San Filippo nel ‘500 visse per più di 30 anni e in cui diede il via a quegli incontri di preghiera, meditazione e dialogo spirituale che diventeranno poi la Congregazione dell’Oratorio. In una cappella interna all’edificio i nostri accompagnatori, Padre Samuele Menini e il novello sacerdote Padre Alessandro Codeluppi della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri di Ivrea, hanno celebrato la Santa Messa in preparazione al pellegrinaggio.
Prima di iniziare il cammino di circa 25 chilometri nella città eterna non poteva mancare una preghiera davanti alle spoglie di San Filippo Neri, conservate nella chiesa di Santa Maria in Vallicella o Chiesa Nuova.
Alle ore 19 ritrovo fuori dalla chiesa per la consegna dell’occorrente: il libretto con le preghiere e i canti e la radiolina per rendere più agevole l’ascolto delle catechesi, visto l’alto numero dei partecipanti, ogni anno crescente: in questa edizione, che precede quella del Grande Giubileo del 2025, eravamo oltre 1200 pellegrini. Ci siamo quindi incamminati avendo ognuno come riferimento un parrocchiano della Vallicella con un cartello recante il nome di uno dei 12 apostoli.
“La  Visita alle Sette Chiese” è un itinerario praticato a Roma sin dal Medioevo, rilanciato e formalizzato nel XVI secolo da San Filippo Neri.
Già nota come Via Paradisi, collega la Via Ostiense alla Via Appia, dalla Rupe di San Paolo presso la Basilica Ostiense fino a San Sebastiano. Tradizionalmente il pellegrinaggio si svolge di notte nei giorni che precedono la festa del santo, che ricorre il 26 maggio.
Le basiliche che si incontrano in questo cammino sono sette: numero simbolico che ricorre nelle Sacre Scritture a indicare perfezione e completezza. Si raggiungono quindi le basiliche di San Pietro in Vaticano, San Paolo fuori le mura, San Sebastiano fuori le mura, San Giovanni in Laterano,  Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.
Si toccano anche altri luoghi importanti dell’Urbe: Castel Sant’Angelo, San Bartolomeo all’Isola, Garbatella, Quo Vadis.
Di particolare suggestione è stato il passaggio in assoluto silenzio, caldamente richiesto dagli organizzatori, nel lungo viale che percorre il sito delle Catacombe di San Sebastiano, luogo simbolo della vita di San Filippo, poiché secondo la tradizione nel giorno di Pentecoste del 1544, in preghiera in questo luogo ebbe una forte esperienza mistica: in seguito alla richiesta incessante a Dio di ricevere lo Spirito Santo, pare che vide dall’alto un globo di fuoco che gli entrò nella bocca fino al petto dilatando talmente il cuore da spezzargli due costole, cambiamento anatomico scientificamente attestato dai medici dopo la sua morte e riconfermato in occasione dell’ultima ricognizione canonica delle Sacre Reliquie nel 2022.
La struttura del pellegrinaggio delle sette chiese è antropologica, perché spinge a fare una sorta di radiografia al nostro cuore malato nel riconoscere le nostre mancanze.
Lungo il tragitto si prega, seguendo lo schema delle antiche orazioni composte da San Filippo Neri, per invocare il perdono dei sette peccati capitali e chiedere le sette virtù a essi contrarie. Si meditano, sgranando quattro Rosari, i sette gradi della Passione di nostro Signore, le sette effusioni del sangue di Cristo, le sette parole di Cristo in croce, i sette doni dello Spirito Santo, i sette sacramenti, le sette opere di misericordia.
Sono state proposte anche delle laudi originali dei tempi di San Filippo e dei brani composti adattando frasi del Santo, grazie agli interventi musicali del maestro Ambrogio Sparagna.
Si riflette intimamente ascoltando le catechesi proposte dai Padri della Congregazione che guidano il cammino: in testa il fervente evangelizzatore Padre Maurizio Botta, molto apprezzato dai giovani per le sue catechesi. È una notte di incontro profondo con noi stessi e con Dio.
Si è in mezzo a tanti sconosciuti, ci si imbatte anche in personaggi famosi come la scrittrice e giornalista cattolica Costanza Miriano e ci si rende conto che tutti siamo preziosi agli occhi del Padre, parafrasando il profeta Isaia.
I sacerdoti in pellegrinaggio con noi, che in abito talare seguono lo stile di San Filippo nel rivolgersi alle fonti della Sacra Scrittura e della Tradizione, si sono resi disponibili per il sacramento della Confessione nel momento di sosta alla Garbatella nella parrocchia di San Filippo Neri in Eurosia, durante il quale abbiamo potuto anche condividere con gli altri pellegrini una frugale cena al sacco.
Nel cammino tra le Basiliche di San Lorenzo e di Santa Maria Maggiore abbiamo portato come sentinelle all’aurora la nostra pacifica testimonianza missionaria al mondo, cantando le litanie lauretane e l’antifona mariana del Salve regina attraversando in massa la stazione Termini di Roma intorno alle 6 del mattino.
Dopo circa 11 ore di cammino eccoci giunti alla meta: la Basilica di Santa Maria Maggiore nella quale, dopo una colazione ristoratrice, abbiamo recitato le lodi e ci siamo soffermati davanti al reliquiario contenente, secondo la tradizione, la culla di Gesù Bambino.
Intorno alle 8:30 abbiamo ripreso il treno che ci ha riportati in terra canavesana, colmi dei doni che attraverso questo breve, perché durato poco più di 24 ore dalla partenza al ritorno a casa, ma più che intenso pellegrinaggio lo Spirito Santo ci ha infuso.
A conclusione, due famose citazioni di San Filippo Neri “Paradiso, Paradiso, preferisco il Paradiso” e “Scrupoli e malinconia lontano da casa mia”: siano da guida a non essere troppo ancorati alla terra, ma a pensare di più alle gioie del Cielo.
Sito ufficiale del pellegrinaggio https://settechiese.com/
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OZEGNA – Non lasciamoli soli – Un’ambulanza crivellata di colpi, testimone di Pace

(giancarlo guidetti da Ozegna) –  Momenti di grande commozione ai piedi delle mura dell’ antico ricetto di Ozegna.
Proveniente da Kharkiv (Ucraina) dopo aver attraversato mezza Europa e dopo essere già stata esposta in diverse località italiane, come Novara, Alessandria, Piacenza, Verona, Brescia, Asti, Bologna, Borgomanero, Gallarate… ecco fare sosta nei giorni 8 e 9 maggio,  un’ ambulanza completamente crivellata di colpi, testimone silenziosa di violenza e di morte, denuncia “materiale” dell’ assurdità della guerra.
Il mezzo di soccorso prestava servizio su quel fronte in aiuto a donne, anziani, ammalati e bambini.
La condotta così spesso dis-umana dell’ uomo ha fatto sì che su quel mezzo simbolo di carità venissero assassinate sedici persone, tre adulti e tredici bambini.
L’ ambulanza vuole essere una testimonianza concreta, fare toccare con mano gli orrori delle guerre e di quanto sia fondamentale per l’uomo ritrovare Pace.
Contattato, da noi, telefonicamente, Roberto Falletti, responsabile dell’ Associazione “La Memoria Viva”, che  fin dall’ inizio del conflitto Russo – Ucraino, incessantemente si prodiga in iniziative di sostegno umanitario (ricordiamo ad esempio i ragazzi orfani di Mariupol
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Ha voluto, inoltre, ringraziare per il messaggio ricevuto da S.E. Mons. Roberto Farinella, che ci ha fatto gentilmente pervenire e che qui riportiamo:
Ambulanza Kharkiv  “La ferocia della guerra indifferente alla carità del soccorso lascia senza fiato e parole. Solo la conversione, la preghiera, e il totale abbandono a Dio possono salvare i popoli. Grazie per la vostra testimonianza. (Mons. R. Farinella).
Anche se alla spicciolata, un incessante pellegrinaggio ha reso omaggio alle vittime di quell’ ambulanza ed alle vittime di ogni tipo di violenza e sopraffazione, ammutoliti nel vedere tanta ferocia, nel vedere quei giocattoli già appartenuti a bambini vittime innocenti della follia della guerra, a fare una timida carezza a quel mezzo, come se ciò fosse un invisibile abbraccio a quei piccoli.
A tutto questo, alla presenza dei sindaci di Ozegna, (Sergio Bartoli) di Scarmagno (Adriano Grassino) di S. Giusto (Giosi Boggio) il parroco don Luca Meinardi non ha fatto mancare la sua riflessione, il suo richiamo, la preghiera, e la benedizione.
L’ ambulanza di Kharkiv prosegue in questi giorni, portando la sua triste testimonianza, in giro per l’ Italia: prossima tappa Genova.
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PROMOZIONE B – Risultati 30^ giornata

Druentina-Montanaro 1-1
Gassino SanRaffaele-Villarbasse 2-2
Ivrea Calcio-Vallorco 2-0
Lucento-Rivarolese 1-1
Spazio Talent Soccer-Colleretto 1-2
Union BB Vallesusa-Cafasse 2-1
VDA Charvensod-Barcanova 2-2
Venaria-Quincinetto Tavagnasco 3-2
Classifica
Quincinetto Tavagnasco 59
Lucento 53
Barcanova 52
Vallorco 51
Rivarolese 46
VDA Charvensod 44
Cafasse 42
Druentina 41
Ivrea Calcio 41
Union BB Vallesusa 40
Venaria Reale 37
Montanaro 34
Gassino SanRaffaele 31
Colleretto G. Pedanea 31
Spazio Talent Soccer 31
Villarbasse 16
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