E’ ormai un refrain la lettura sui giornali locali di interventi di attacco e polemica su iniziative, manifestazioni che si svolgono in qualsivoglia Comune patrio, indirizzando prevalentemente lamentele per gli eccessivi costi equiparati a sperperi di risorse. Non è esente da simili lagnanze anche l’amministrazione comunale di Alba, criticata per le spese sostenute in occasione dell’ultima manifestazione di “Vinum”. Sono fra quelli che ritengono imprescindibile la puntuale attività di controllo contabile relativa agli impegni di spesa sostenuti nella realizzazione delle manifestazioni e che rispettano profondamente la libertà di ognuno di esprimere propri pensieri e proprie valutazioni. Ciò detto segnalo solo una preoccupazione: che questa si esaurisca in una lesionistica contestazione dell’avvenimento solo perchè organizzata da componente politica di “colore diverso”. E così si finisca con il penalizzare la politica di promozione del territorio che, indipendentemente dalla varietà cromatica delle idee di chi in questo momento governa la città, sta portando benefici a tutti gli operatori del territorio, dalle strutture alberghiere a quelle della ristorazione, dalle agenzie dei tour operators a tutte le imprese e soggetti della filiera enologica, in primis i produttori vitivinicoli che, ahimè, hanno sempre di più bisogno di politiche di promozione d’eccellenza per confrontarsi sul mercato internazionale. “Vinum 2010” è stato un ottimo biglietto da visita delle nostre produzioni, del nostro territorio ed ha fatto conoscere le eccellenze delle nostre zone ad un pubblico nazionale ed internazionale che è rimasto affascinato dal paesaggio, dai prodotti locali nonché dall’accoglienza e dai servizi ricevuti. La “kermesse” albese, nel 2010, ha avuto i connotati di una grande rassegna internazionale dei vini e dei prodotti enogastronomici di Langhe e Roero. Il messaggio è stato recepito da un pubblico che è andato oltre le previsioni: non deludiamolo.
Roberto Damonte- presidente Cia Cuneo